Costruire Una Lampada Ozonogena

 

Se proprio non avete nulla da fare in un pomeriggio piovoso...

Descrizione:

Mi é capitato di vedere la foto di una lampada per la produzione di ozono e mi sono accorto di avere già in casa tutto il necessario per la sua produzione; ed allora... ...all'opera!

Questo é quasi tutto il materiale necessario alla costruzione della lampada:

 

un tubo da 20 mm, un tubo da 12 mm, rete di inox (da qualsiasi ferramenta), un pezzetto di filo dumet puntato con due pezzetti di filo di inox (il dumet é il piedino di una spia al neon, carteggiato per togliere la stagnatura).

Per fare la lavorazione a fiamma del tubo inferiore, (vi evito tutte la fasi della stempratura del vetro...) si scalda il tubo tenendolo fermo sulla punta della fiamma, si tappa dall'altro lato e si soffia forte; ed ecco fatto un bel forellino nel vetro! La strozzatura si fa facendo ruotare il tubo sulla fiamma e lasciando che la parte inferiore si allunghi per gravità oppure tirandola dolcemente con un paio di pinze.

Una rapida piegatura del filo e si introduce il tutto nel forellino per poi passarlo alla fiamma e costruire un passante in vetro; ecco il dettaglio:

 

Dopo la saldatura del passante, ho messo la prima griglia sul tubo. Visto le esigue correnti che dovranno passarci, é sufficiente il solo contatto con il filo di inox; mi sono preso comunque la precauzione di arrotolare la griglia in modo molto serrato:

 

Fatto questo, ho inserito il tubicino nel tubone e giù di fiamma! Si restringe la sezione fino a far incollare i due tubi per tutta la circonferenza ed occorre un po' di attenzione, soprattutto alla fine della saldatura, per fare in modo che i due tubi rimangano paralleli e concentrici. Non so se sia pura fortuna oppure no, ma il tutto mi é riuscito alla prima, senza cricche:

 

Due strisciate con lo spigolo di una lima ed un colpetto secco... ...Tack! Si taglia così la parte a sinistra dal vetro in eccesso e si libera l'elettrodo. Si applica la seconda griglia, esterna, ed il tubo é quasi finito. Ho usato un po' di termorestringente blu per rifinire ed abbellire il tutto:

 

Ecco un'altra bellissima macro di 3/4 che permette di vedere i due tubi coassiali:

 

E poi... toh... Guarda cos'ho trovato nel mio scaffale, sommerso da un po' di polvere... Un bel trasfino, che avevo probabilmente recuperato da una grossa fotocopiatrice o qualche strano apparecchio. Naturalmente la prima cosa che ho fatto, é stato testarne il funzionamento :-D

 

Sì, avete letto bene, il secondario é da 3800 volt, a servizio continuo... Proprio niente male!

Adesso, c'era l'incertezza sul fatto che questa lampada dovesse avere un leggero vuoto, un vuoto molto spinto, dei vapori di mercurio, dell'Argon... Boh? Che fare? Semplice: una microscopica gocciolina di mercurio dentro al tubo, ho alimentato i due elettrodi ed ho acceso la pompa, ad un certo punto si é innescata una bella luce azzurrina (ed é uscita fuori una puzza di ozono esagerata!). La luce aumentava sempre più, in modo proporzionale all'odore di ozono, fino ai 350 micron (strumento del vuoto tarato ad occhio...) poi l'azzurro diventa sempre più tenue e la luce si estingue.

Una volta che l'avevo sotto tensione ed ero attaccato con il mio kit di riempimento, non ho resistito alla tentazione di introdurre un po' di Argon e il colore é diventato bellissimo!!! Sono tornato sui 350 micron di pressione ed ho sigillato il tubo; lavoro terminato!

Ho lasciato per ultima la foto più bella, quella del collaudo, facendo il tutto di fretta non ho collegato la terra al trasformatore innalzatore, col meraviglioso risultato che si é illuminato tutto il tubo di gomma (ed ogni volta che toccavo i rubinetti o la bombola per regolare la pressione, sentivo una leggera scossa, che bello!):

 

Come veniva suggerito, la lampada si può mettere dentro ad un tubo isolante con una ventola all'estremità, per migliorare il rendimento e per tenere fredda la lampada anche se non si scalda quasi per niente (l'ozono é un gas instabile e scaldandolo si deconpone nuovamente in ossigeno...)

 

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