Oscillatore Multipazzo

 

Un oscillatore dalle mille forme d'onda di uscita, ma stabile.

Descrizione:

L'una di mattina, pochi transistor ed un po' di filo smaltato, cosa inventare? Un oscillatore MULTIPAZZO!

 

Si tratta del conosciutissimo ponte ad H fatto a transistor, che può quindi alimentare l'avvolgimento L3 con entrambe i sensi di corrente. Gli avvolgimenti L1, L2, L4, L5 funzionano da retroazione e vanno a "spegnere" il transistor che si é appena "acceso", "accendendo" quello che si é appena "spento" (permettetemi questi termini grossolani...)

Purtroppo il software con cui ho disegnato il circuito non é molto fornito di certi simboli, comunque si tratta di 5 avvolgimenti di filo avvolti sullo stesso nucleo; io ho usato la mezza ferrite di un trasfo di riga da televisore con 10 spire per ogni avvolgimento fatte con filo da 0,4 millimetri. Dimensioni, numero di spire ecc ecc non dovrebbero essere per nulla critiche, basta che siano effettuate con un po' di buon senso, ad esempio lasciare almeno 8-10 spire per la retroazione e fare almeno 3-4 spire per l'avvolgimento L3.

Il circuito é stato alimentato a 5 volt e la resistenza R1, da 68 ohm, é stata inizialmente inserita come resistenza limitatrice di corrente, per evitare di bruciare i transistor, nel caso in cui il circuito non avesse cominciato ad autooscillare. E' in seguito divenuta necessaria al corretto funzionamento del circuito; probabilmente si può sostituire con un'induttanza di valore superiore al valore dell'induttanza misurata sull'avvolgimento L3.

Bene, e adesso? Oscilloscopio, misure, stress del circuito e variazioni improvvisate! Questo circuito si presta infatti a numerose modifiche; staccando la retroazione sulle basi dei 4 transistor ed inserendo delle reti fatte da condensatori, resistenze ecc ecc, vengono fuori dall'avvolgimento L3 le forme d'onda più strane, le frequenze più assurde ed anche andamenti perfettamente regolari! La cosa bella é che il tutto, una volta modificato, rimane perfettamente stabile!

Alcuni esempi, in questa foto ho messo un condensatore da 100nF fra base 3 e base 4 e guardate un po' la frequenza che ne é venuta fuori: 107 MHz!!!

Qui invece sono stati messi due condensatori da 330pF fra B3 e massa e B4 e massa, bella sinusoide da 12,6 MHz:

 

Una delle più curiose, é uscita fuori mettendo un 330pF fra B1 e C1 ed un altro 330pF fra B2 ed E2 l'effetto é bellissimo, perchè sembra tridimensionale e perchè come potete notare si ripete un ciclo sì ed un ciclo no. Vi posso assicurare che non é un effetto fortuito avvenuto scattando la foto, l'immagine é stabile e scorrendo avanti ed indietro con lo shermo, la forma d'onda si ripete ciclicamente ed in modo uguale (non ricorda un po' la vecchia sigla di Quark?):

 

Ve ne faccio vedere ancora una, ma ne ho realizzate un mucchio; questa, se non ricordo male, l'ho fatta frapponendo una resistenza fra la retroazione e la B2:

 

Ok, ok, lo so... Ormai i grixiani sono viziati e vogliono anche la foto della realizzazione; ripeto, é un accrocchio inventato all'una di mattina, siate comprensivi:

 

Bene, ora si può dare spazio alla vostra fantasia! Alcune idee? Ad esempio si potrebbe fare un trasfo in aria, per arrivare ai limiti della frequenza di lavoro dei transistor, si potrebbe provare a farci un riscaldatore ad induzione, accoppiando la L3 con un condensatore di risonanza, si potrebbero usare 4 transistor molto grossi ed un trasfo altrettanto grosso per provare a fare un alimentatore o un inverter; insomma, chi ha detto che l'elettronica debba per forza essere sempre utile? Ci si può anche divertire solo a visualizzare sull'oscilloscopio cose mai viste prima!

Buone oscillazioni!

 

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